Giornata di festa per Thibaut Pinot al Tour of the Alps 2018. Il corridore francese ha controllato la situazione, rispondendo sempre presente ai vari attacchi dei suoi avversari, conservando così la sua maglia di leader della classifica generale. Il portacolori della Groupama – FDJ interrompe così il dominio della Sky che aveva vinto la classifica finale nelle ultime tre edizioni e che proprio Pinot aveva quasi fermato l’anno scorso quando concluse la corsa al secondo posto a soli sette secondi dal gallese Geraint Thomas. Una vittoria che permette a Pinot di guardare con grande ottimismo al prossimo Giro d’Italia.
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Finalmente è arrivata, cosa significa queta vittoria per te?
Sono fiero, vista la concorrenza, con corridori di altissimo livello, capaci di vincere dei GT. Mi sento in grande condizione, spero di poterla conservare e migliorare prima della fine del Giro. Mi conosco, mi so allenare. So che non ho bisogno di correre tanto per essere al meglio.
Ti abbiamo visto attaccare, correre in maniera offensiva…
In questi giorni mi sono divertito. son percorsi adatte a me, in cui mi sento bene. Quando Lopez ha attaccato sapevo che Pozzovivo si sarebbe dovuto muovere per rientrare, ma anche io ne avevo ancora per poter chiuder. Sono stato sereno tutto il giorno, anche la squadra era rilassata. Giornata perfetta, anche riuscendo a far partire la fuga giusta.
Abbiamo notato che anche Froome, malgrado ci abbia provato, non è mai riuscito a fare la differenza. Che ne pensi dei tuoi rivali in questo momento?
Sono state tappe corte, più facile limitare i danni e i distacchi, sono tappe che fanno meno male rispetto a 200 chilometri. Sono percorsi brevi ed esplosivi, proprio come piacciono a me, ero davvero sul mio terreno.
Non pensi di essere pronto torppo presto?
No, sicuramente no. ad inizio stagione sono stato molto tranquillo, senza lavorare sull’intensità. Ho cominciato più tardi rispetto alla passata stagione, iniziando a fine febbraio. Ora che ho vinto sono molto sereno, mi voglio prendere un paio di giorni di riposo assoluto. Andrò a pesca, tranquillo per rilassarmi e ricaricare le pile. Poi il Giro sarà molto duro.
La partenza da Israele, con il caldo, cambia qualcosa per voi?
Sicurao il trasferimento e il giorno di riposo saranno faticosi. Partiremo la mattina di lunedì, quindi sarà un giorno di riposo relativo. Il clima non penso cambierà molto, anche qui abbiamo avuto circa 30 gradi, quindi la temperatura dovrebbe essere la stessa. Anche le tappe sono pianeggianti, non penso il caldo influirà molto su di noi
Cosa ne pensi di questa partenza da Israele?
Sicuramente preferiamo partire dal continente in cui si corre. Personalmente sono più favorevole alle partenze nella nazione originale, ma bisogna anche accettare questa internazionalizzazione. Purtroppo ci sono vantaggi e svantaggi, comunque scoprire Israele non mi dispiace.
In questi giorni, malgrado abbia perso due compagni, c’è stata una buona dismostrazione della squadra. Sei soddisfatto?
Preidler è stato male, ma comunque è stato in forma quando poteva. Reichenbach so che crescerà ancora, non sono assolutamente preoccupato. Arriveranno anche altri corridori, la mia squadra sarà all’altezza, non ci sono problemi da questo punto di vista.